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martedì 30 novembre 2010

ATTILA, L'UNNO



Ritratto di Attila in un antico medaglione.

Nell'immaginario collettivo contemporaneo Attila è ben presente: non si sa bene chi sia stato, ma lo si identifica certamente con un 'cattivo' della storia, anzi è visto come un simbolo di distruzione e di morte, il 'flagello di Dio', dietro il cui cavallo non cresceva più un filo d'erba.
Gli Unni, il suo popolo, furono descritti dagli antichi etnografi come esseri più bestiali che umani. Eppure, le moderne ricerche sottolineano la sua intensa attività diplomatica e i suoi sforzi per dare al suo popolo una forma statale progredita e per attuare una convivenza reciprocamente vantaggiosa con l'impero romano: egli ci appare sempre più come uno dei grandi capi barbarici del V secolo. Per quel che conosciamo, la vita di Attila è una biografia coinvolgente, ricca di aneddoti e di luoghi comuni da sfatare sullo sfondo di un impero romano già in crisi irreversibile, ma ancora capace non solo di sconfiggere gli Unni, anche di affascinarli con la forza d'attrazione della propria millenaria civiltà.

Il racconto dell'avventura umana, politica e militare di Attila si può ascoltare su
RadioDue.

Nella serie Decisives battles di History Channel la ricostruzione della battaglia dei Campi Catalaunici svoltasi nel giugno 451 d.C. (in inglese)


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