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martedì 9 novembre 2010

Adrianopoli. 9 agosto 378. Il giorno dei barbari





La battaglia di Adrianopoli, combattuta fra i Goti e l'imperatore Valente nel 378 dopo Cristo, segna una svolta cruciale nei rapporti fra l'impero romano e i barbari. Fino a quel momento, una politica dell'immigrazione saldamente gestita dal governo imperiale aveva consentito di accogliere pacificamente nell'impero un gran numero di barbari, e di impiegarli con successo per rivitalizzare l'economia.

E' in questo contesto che i Goti, un'intera popolazione di profughi in fuga da un paese in guerra, erano stati autorizzati a entrare nell'impero. Abusi e scandali nella gestione dell'accoglienza da parte di funzionari e politici corrotti finirono invece per provocare una rivolta dei rifugiati, poi degenerata in una vera e propria guerra.

L'inefficienza delle autorità romane nel risolvere la crisi, culminata con la sconfitta e la morte in battaglia dell'imperatore Valente, precipitò la fase più acuta e distruttiva delle invasioni barbariche che misero fine all'egemonia romana sull'Europa occidentale.

A quella battaglia decisiva ha dedicato uno scorrevole saggio Alessandro Barbero: "9 agosto 378. Il giorno dei barbari"

Dalle note di copertina del volume: "I Balcani, lembo estremo dell’impero romano d’Oriente. I Goti, popolazione in fuga da una terra devastata dalla guerra. Il Danubio, confine fragile e mal presidiato. Un impero corrotto, una sconfitta disastrosa, un racconto appassionante.
"Questo libro racconta di una battaglia che ha cambiato la storia del mondo ma non è famosa come Waterloo o Stalingrado: anzi, molti non l’hanno mai sentita nominare. Eppure secondo qualcuno segnò addirittura la fine dell’Antichità e l’inizio del Medioevo, perché mise in moto la catena di eventi che più di un secolo dopo avrebbe portato alla caduta dell’impero romano d’Occidente. Parleremo di Antichità e Medioevo, di Romani e barbari, di un mondo multietnico e di un impero in trasformazione e di molte altre cose ancora. Ma il cuore del nostro racconto sarà quel che accadde lì, ad Adrianopoli, nei Balcani, in un lungo pomeriggio d’estate."


Possiamo ascoltare il racconto di quella giornata proprio da Alessandro Barbero su Radio Due.

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